mercoledì 15 luglio 2015

RIFLESSIONI

Oggi facevo una considerazione su tutto ciò che si legge sul cancro.

E’ un dato di fatto che sempre più persone si ammalano di tumore, nello specifico: una donna su tre si ammala di cancro al seno. Percentuale altissima, nessuno lo mette in dubbio. Motivi? C’è chi dice che dipenda dall’alimentazione. Bon! Non bisogna mangiare carne. Bon! Non bisogna mangiare zuccheri perché il tumore cresce cibandosi di zuccheri. Bon! Per non parlare dei formaggi e latticini! Non basta essere vegetariani, bisogna diventare vegani, anzi vegani crudisti. Considerazione: e allora come mai anche i vegani si ammalano di tumore???

Si legge che può dipendere da una componente psicologica, quindi chi subisce un trauma si ammala perché non è felice e somatizza il dolore che sfocia attraverso una reale malattia. Bon! E allora i bambini? Come mai i bambini si ammalano di tumore?

Non bisogna fumare. Bon! Ma allora perché vengono i tumori ai polmoni anche a persone che non hanno mai fumato? Ci tengo a dire che riguardo il fumo sono d’accordo, ho smesso più di dieci anni fa e ne sono felice, quella tossettina  che avevo era veramente fastidiosa.

Dicono di fare movimento tutti i giorni, il moto fa bene, si ossigena il sangue. Bon! Secondo quello che si legge su internet bisognerebbe non mangiare, non fumare, non prendere il sole, non arrabbiarsi… insomma, esiste una piccola isoletta disabitata in mezzo all’oceano, con una piccola capanna (per proteggersi dal sole nelle ore più calde) e orticello annesso,  non raggiungibile da nessuno? Mi raccomando: sufficientemente grande per fare jogging tutti i giorni!

martedì 14 luglio 2015

RIFLESSIONI

CRONACA DI UNA MALATTIA

Ieri ho fatto il mio primo taglio di capelli. E sì, come un bebè al suo primo taglio. I capelli erano lunghi e fini, senza corpo. Volevo resistere e farli crescere, ma non aveva senso, si stavano spezzando. E’ assurdo, sto soffrendo più adesso per i capelli che quando ero totalmente calva. Portavo con fierezza il mio foulard a dire: guardatemi, sono forte, ce la posso fare! Adesso no, sono arrabbiata, li vorrei vedere cresciuti, forti e sani come erano prima. Probabilmente perché vorrei dimenticare questa brutta avventura a dimostrazione della totale guarigione… forse…

Ci sono stanti segni che dimostrano che mai potrò dimenticare, uno tra tutti:  i dolori alle ossa. E sì, mica te lo dicono che dopo la chemioterapia ti porti dietro dei dolori lancinanti alle ossa. La mattina, oddio odio la mattina, quando appena sveglia poggi i piedi per terra e i dolori alle caviglie sono talmente forti che strusci i piedi per terra per una buona oretta. Oppure quando di notte ti svegli perché le dita delle mani si addormentano e dolgono fino a svegliarti. Certo, impari a conviverci, ti ripeti che hai passato di peggio. Come, per esempio, l’ultima chemio delle rosse bastarde. Mamma mia come stavo a pezzi! Ero veramente stremata, pensavo di non potercela fare. E invece ce l’ho fatta! Ho anche organizzato una cena a casa per festeggiare. Chiaramente dopo i dieci giorni canonici del coma profondo! La prima tappa importante era superata e io mi meritavo una festa!