giovedì 22 gennaio 2015

RIFLESSIONI

TUMORE – CRONACA DI UNA MALATTIA NON ANNUNCIATA – 1a PUNTATA
Non che se si fosse annunciata sarebbe stata meno sconvolgente, ma come si è rivelata è stata veramente uno shock. Se scrivo tutta la cronistoria del mio cancro è solo perché vorrei che fosse di aiuto per chi, come me, si trova a combattere con questo male che fa paura. Vorrei che chi si ammala si sentisse meno solo, anche se si è soli a vivere la sofferenza fisica  che questa malattia provoca. Si pensa sempre che queste cose accadano solo agli altri, ma non è così. Purtroppo, le recenti statistiche dicono che, di tumore al seno, si ammala una donna su tre. Altro motivo del mio post: fate prevenzione, ma nei Centri giusti! La ginecologa che fa poche ecografie in un anno e non vede casi di tumore ha un occhio meno attento ed esperto di un ecografista di un Centro di ricerca che esamina mille e più ecografie in un anno.
Ci sono giorni della mia vita che mai potrò dimenticare, il sei maggio, per esempio, quando mi è stato diagnosticato.
Partiamo dall’inizio però.
Come ogni anno sono solita fare controlli di tipo senologico e ginecologico vista la morte prematura di mia madre per un tumore alle ovaie. I primi di aprile era tutto a posto, a parte la mammografia, dove nel referto il radiologo aveva visto un aumento delle micro calcificazioni e consigliava una Risonanza. La ginecologa alquanto stupita, visti gli esisti negativi delle visite al seno e l’esito negativo dell’ecografia, mi chiede di lasciarle la mammografia per poterne discutere con il radiologo.
Mi chiama allarmata e mi consiglia di rivolgermi allo IEO (Istituto Europeo Oncologico) di Milano per fissare una visita per effettuare l’ago aspirato. E così faccio.
Il 6 maggio mi presento e il Professore, di pochissime parole, mi visita e sente subito qualcosa che non va, lo capisco dalle sue domande. Se penso alla mia ginecologa che mi ha visitato due volte a distanza di qualche giorno… Il Professore mi manda subito in un’altra sala a fare una ecografia che rivela, purtroppo, un esito nefasto.  Gabriellina ti devo dare una brutta notizia, devo levarti tutto! Questa frase non la dimenticherò mai, mi è rimbombata nella testa per giorni. La prendo a ridere pensando stesse scherzando. E lui, gentile ma fermo, mi dice che bisogna operare in fretta perché il mio tumore è dei più aggressivi.  E’ inutile dire che mi sono scese due lacrime, giusto il tempo di una sua carezza e di una frase di incoraggiamento, mi ha subito mandato a fare l’ago aspirato che ha confermato la diagnosi.
Sono uscita dallo IEO, oltre che dolorante per l’ago aspirato effettuato senza anestesia, purtroppo per il punto in cui il bastardo (ho iniziato a chiamarlo da subito così) si trovava non si poteva fare, totalmente smarrita e spaventata. Mi ricordo che ho pianto per tre giorni e tre notti di seguito e, se ancora ci ripenso, mi vengono le lacrime agli occhi. Tutto ciò non poteva capitare a me! Ho pensato a mia mamma che, dopo tanta sofferenza, non ce l’ha fatta. Ho pensato alla mia amica Carla che, anche lei, tre anni fa ci ha lasciato. A questi due Angeli ho pensato spesso e, sono convinta di averli avuto accanto a me per tutto questo periodo. Mi hanno protetto!
Ci tengo a dire a tutte le persone che mi conoscono e che non sapevano niente, che ora sto bene. Ho finito da un mese la chemioterapia e mi sto riprendendo.

2 commenti:

  1. Grande Mira ....un abbraccione ...ci si vede presto ;))

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  2. Mi sono commossa a leggere queste righe. Tu, a differenza di tanti compagni, mi sei rimasta nel cuore. FORZA MIRA!!! <3 <3 <3

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