lunedì 4 maggio 2015

RIFLESSIONI

 

CRONACA DI UNA MALATTIA

Tornare indietro nel tempo, riprendere i miei appunti in mano, i miei foglietti sparsi tenuti insieme con una graffetta, mi fa rivivere sensazioni di malessere ma nello stesso tempo mi ricorda come sto bene adesso, malgrado tutti i dolori e i vuoti di memoria. E si, questo è un regalino che ti lascia la chemioterapia. Non sono tanto i dolori alle articolazioni che mi innervosiscono, che dicono che andranno via con il tempo, quanto i “giochini” che mi crea il cervellino, dimentico le cose (poco male si scrivono), mentre parli ti sfuggono le parole (poco male ti aiutano a trovarle), inverti le parole (uhmmm), mentre scrivi una parola non la riconosci (uhmmm), insomma un casino… speriamo che le cellule buone si riproducano velocemente!

Bene, passiamo alla terza terapia. Inizia il declino! Il fisico è debilitato, si è stanchi anche mentalmente, ma rassegnati a quello che sta accadendo. Non la vedi la fine, è un puntino lontano, hai perso l’obiettivo finale, sei demoralizzato. Oltretutto l’ho fatta in agosto, quando tutti ti parlano di vacanze e tu sei contenta per loro, veramente non te ne frega niente, ma non vedi l’ora che arrivi il giorno della fine dell’incubo. Mi ricordo che l’ho fatta di lunedì 11 agosto e, come ho detto, si sta molto male per una settimana, ma siccome non volevo che mio marito soffrisse con me nel fine settimana di  ferragosto, abbiamo deciso di fare una passeggiata a Maienfeld (per chi non lo conosce è il paesino di Heidi) e siamo partiti la domenica. Dico solo che, arrivati lì, c’era da fare una salita a piedi per raggiungere la casetta e io non riuscivo, facevo pochi metri e mi fermavo. Mi veniva da piangere, ma ho retto per lui, mi facevo pena da sola… ma che soddisfazione arrivare in cima e poter pensare: fanculo al cancro bastardo!!!

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