giovedì 19 febbraio 2015

RIFLESSIONI

 

Mancavano pochi giorni al secondo ciclo di chemio. Avevo davanti il fine settimana da passare serena in famiglia, per poi dover affrontare la seconda botta. Peccato che il venerdì inizio a sentire un indolenzimento nella parte destra del viso. Indolenzimento che il sabato si trasforma in leggero gonfiore, per poi diventare dopo due giorni una cosa indescrivibile. Il viso era totalmente deformato e gonfio, l’occhio destro chiuso, così come la parte destra del labbro. Il dolore era atroce. Dall’ospedale mi mandano direttamente dal dentista. Responso: infezione di una sacca a un dente devitalizzato. Vi rendete conto? Anche il dentista, mentre mi medicava, aveva pena per me. E’ inutile dire che il giorno dopo, la chemio non me l’hanno fatta! Ho dovuto aspettare un’intera settimana, affinché l’infezione fosse totalmente scomparsa.

Certo, i medici ti dicono di evitare posti affollati, rischio contagio. Qualsiasi cosa, anche un raffreddore ti può mandare in ospedale per le difese immunitarie basse, ma chi va ad immaginare che un dente devitalizzato possa creare un’infezione!

Rabbia e sconforto chiaramente. Avevo iniziato a spuntare i giorni dal mio calendario (il calendario regalatomi da Liz, in tempi non sospetti) e questa proprio non ci voleva, avrebbe ritardato di una settimana il mio conto alla rovescia che era solo all’inizio, AHIME’!

Questa cosa però mi ha fatto capire quanto era delicata la situazione, quanto dovessi stare attenta. Se questo non fosse successo, non mi sarei frenata. La mia vita, dopo la settimana di malessere post chemio, aveva ripreso come prima e probabilmente il mio fisico mi stava mandando dei messaggi: dovevo rallentare. O forse il mio Angelo?

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