RIFLESSIONI

Ieri mattina, camminando per strada, sono inciampata in una delle mille buche che devastano le strade di Roma e dintorni. Mi sono totalmente spalmata al suolo, quelle povere buste della frutta hanno attutito il colpo e salvato le ginocchia e la conseguenza è stata: una slogatura e una valanga di frutta spiaccicata da mangiare a pranzo. Ottimo, non era questo però l’argomento di cui volevo parlare…parliamo del pronto soccorso dell’ospedale e delle persone che ci lavorano e non solo…

Avendolo frequentato spesso negli anni passati, accudendo delle persone anziane purtroppo gli ospedali si visitano di sovente, sapevo che l’attesa sarebbe stata lunga e invece, nel giro di un paio d’ore, ero già a casa con una bella fasciatura e la borsa del ghiaccio sulla caviglia. Non era neanche di questo che volevo parlare.

L’argomento è: come ci poniamo verso il prossimo.  Sono entrata nella stanza del medico con il mio solito sorriso, con gentilezza ho salutato ed esposto l’accaduto. Al solito ho fatto un paio di battute alle quali ho riso da sola perché sia il medico che l’infermiere sono rimasti impassibili, tanto che ho pensato che mi dessero un calmante pensando che ero fuori di testa, fortuna che c’era mia figlia con me.

La ragazza dopo di me è entrata con aggressività e ha preteso che le facessero una lastra…

Fatta la lastra, il medico mi ha fatto rientrare nella stanza e il sorriso e la gentilezza hanno vinto: sono andata via che ridevano entrambi!

E’ proprio questo il punto…Bisogna cercare di essere sempre gentili e cortesi anche se di fronte a noi troviamo un muro. Mi rendo conto che non è semplice, io per prima, alcuni giorni sono particolarmente mal disposta…Vi assicuro, però, che fa bene al cuore quando qualcuno ti sorride e spende una parola gentile, l’avevo già detto in un mio vecchio post: un sorriso non costa niente!