giovedì 21 ottobre 2010

VIAGGI E VACANZE

Ho deciso di aggiungere una nuova etichetta che può interessare a  chi deve fare una vacanza o un semplice week end. Mi piacerebbe avere il contributo di tutti!
Inizio con il descrivere un viaggio che ho fatto in gennaio, in occasione del matrimonio del figlio di un nostro conoscente. Siamo stati a NEW DELHI – INDIA.
Dovete sapere che i festeggiamenti dei matrimoni indiani durano settimane, in questo caso è durato “appena” due settimane, chiaramente, noi siamo arrivati alla fine, gli  ultimi quattro giorni.
La famiglia ci ha messo a disposizione per tutta la durata del periodo una macchina con autista. Per fortuna!!! La città è caotica, guidano tutti come  pazzi e suonano continuamente il clacson.  Pensavo facesse caldo in quel periodo e invece, la sera, le temperature arrivavano anche ai  due/tre gradi. E’ inutile dire che avevo solo sandali e abiti scollati, vero?
Gli ospiti stranieri sono stati sistemati tutti nello stesso albergo. La nostra coppia di amici danesi sarebbe arrivata la mattina del giorno dopo, quindi, telefonicamente li aggiornavamo della situazione.
Nuova Delhi è una città povera…molto, molto povera. Non mi aspettavo di vedere quello che ho visto. Tanta sporcizia, ovunque…Neanche in Africa ho visto tanta miseria.  Bambini totalmente nudi e sporchi che chiedevano l’elemosina ogni qual volta che la macchina si fermava e ogni volta  era un pugno allo stomaco…
Arrivati in albergo, dove devi passare per il metal detector, ormai era pomeriggio, l’addetta alle pubbliche relazioni ci dice che gli abiti, che avevano fatto preparare per la cerimonia del giorno dopo, mancavano, però,  di scarpe e, quindi, avremmo dovuto pensarci personalmente. Vi assicuro, non è semplice trovare le scarpe tradizionali, quelle con la punta in su…Insomma, abbiamo girato a piedi intorno all’albergo e  non è stato piacevole, ma alla fine abbiamo optato per non prenderle, visto che anche gli amici danesi non le avrebbero avute.
La mattina del giorno dopo, con i nostri bei vestiti caratteristici, la macchina ci ha prelevato in albergo per accompagnarci alla cerimonia e lì c’era l’incredibile. Eravamo ignari e, soprattutto, impreparati a quello che avremmo vissuto di lì a poco. Uno spettacolo che non dimenticherò più. La musica dei tamburi, la gente, i colori…Lo sposo vestito in modo spettacolare, sopra una carrozza trainata da cavalli, anche questi addobbati a festa. La gente intorno che ballava al suono dei tamburi. Ci siamo accodati e il padre dello sposo, salutandoci, ci invitava a ballare e i musici con i loro tamburi ci giravano intorno, e il suono era festa… Il padre dispensava soldi continuamente ai musicisti. La carrozza  procedeva a passo lento mentre si ballava e si suonava. Arrivati a destinazione, la tradizione vuole che le famiglie dei due ragazzi si mettano a discutere per la dote che entrambi devono portare. In tutto questo parapiglia, vi  faccio notare, della sposa  neanche l’ombra!!! Finita questa scena, che sarà durata circa un’ora, si inizia con il rinfresco. Sotto i tendoni, allestiti nel  parco,  c’era tutto il cibo che si poteva desiderare. Non c’erano alcolici, probabilmente perché a breve sarebbero iniziate le due cerimonie. Due, perché i ragazzi provenivano da caste diverse. Ecco che arriva la sposa. La festa che le fanno, al confronto del marito, è niente!!! La prima cerimonia sta per iniziare e quindi alcune persone si mettono sedute per terra dove è steso questo gigantesco telo di stoffa. Solo gli anziani hanno la possibilità di sedere sulle sedie.
Devo essere sincera, dopo le due cerimonie, abbiamo salutato gli sposi e i genitori e siamo tornati in albergo, eravamo distrutti e infreddoliti perché era già pomeriggio inoltrato e la nebbia era già calata. Altra cosa che non vi ho detto: la nebbia. La mattina, fino verso le 11.00 non si vede ad un palmo dal naso e, stessa cosa dalle 17.00 del pomeriggio. Incredibile!
La mattina dopo, ne abbiamo approfittato per fare un giro in città. Siamo andati prima a visitare il Qutab Minar e il Lotus Temple. Per accedere al Lotus Temple devi togliere le scarpe e non vi nascondo che abbiamo temuto per un attimo di non ritrovarle visto la quantità di persone che c’erano. La fede che si professa è la fede Bahai. Dall’esterno è molto bello, a forma di loto, mentre all’interno l’ambiente è freddo, probabilmente perché è tutto rivestito di marmo.
Abbiamo ripreso la macchina e l’autista ci ha portato a vedere altri monumenti fra cui il Parlamento. Siamo riusciti ad assistere anche al cambio della Guardia dei soldati a cavallo.
Rientrati in albergo, ci aspettava un’altra serata di festeggiamenti.  L’alcol, a differenza del giorno prima, scorreva a fiumi. Al termine della serata ci hanno omaggiato con vari presenti. Ci siamo sentiti in difficoltà, eravamo noi gli invitati…
Il giorno dopo avevamo un appuntamento di lavoro del quale avrei fatto a meno, visto le poche ore che avevamo dormito e l’alcol che avevamo ingurgitato, ma il lavoro è lavoro… Pomeriggio a fare spese nei vari negozietti per acquistare qualche prodotto tipico.
L’ultima sera c’è stato il Galà di “chiusura matrimonio”. Lo sfarzo, i gioielli, l’eleganza che ho visto in quella occasione, non mi era mai capitato di vederla! Il cibo a volontà, avrebbe potuto sfamare mezza città, l’alcol…un bancone lunghissimo dove venivano versati fiumi di whisky invecchiato. Il palco allestito per gli sposi era un tripudio di fiori,  I vestiti degli sposi erano tutto uno scintillio e i gioielli…Unico, piccolo, particolare: poliziotti, mitra alla mano, che giravano continuamente fra la gente. Inquietante!
Altra usanza è quella che, a un certo punto della festa, mettono un tavolo centrale e gli sposi vengono imboccati dai parenti più stretti. Viene aperta una bottiglia e i parenti e gli amici intimi devono bere un sorso  “attaccandosi” direttamente alla bottiglia.
Verso le 01.00 abbiamo brindato con il nostro amico, salutato tutti e siamo rientrati in albergo. Non vi nascondo la paura. Per strada, con la nebbia, non si vedeva niente. L’autista guidava e suonava il clacson. La mattina dopo siamo ripartiti  contenti di aver avuto questa magnifica esperienza.






2 commenti:

  1. Bellisimo Mira! Mi ha riportato alla mente "Il Dio delle Piccole Cose " di Roy Arundhati.... il fascino orientale dal restro gusto amaro

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  2. magari l'india no, pero se hai amici lontani sparsi per il mondo in un posto al sole...troverei 'riparo'..ahaha

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